Bambini Cittadini


            “Dare to care” è il motto scelto per la campagna Pathway 2020/2021 di United World Project, che si propone di mettere al centro della politica e della nostra vita di cittadini il Paradigma della “cura” (http://www.unitedworldproject.org/daretocare/).

Ci è sembrata una bellissima occasione per valorizzare, incrementare e mettere in luce uno degli aspetti fondamentali della vita gen4, che, proprio perché ha al centro l’amore per l’altro in tutte le sue sfaccettature (l’arte d’amare col “dado dell’amore”, la cultura del dare…)  è quotidianamente aperta a donarsi, ad impegnarsi nel vivere per un mondo più unito e a diffondere i valori della pace e della fraternità universale.

La formazione dei gen4 prevede già lo sviluppo di competenze di tipo collaborativo, la capacità di riconoscere e apprezzare le diverse identità in un’ottica di dialogo e rispetto reciproco, il vivere esperienze di cittadinanza attiva, il prendersi cura dell’ambiente e della natura, lo sviluppo della consapevolezza di essere cittadini globali sin da piccoli. Non sempre invece nel mondo adulto si capisce la potenzialità dei bambini ad essere veri generatori di valori pro-sociali e di fraternità.

Vorremmo quindi che il 2021 possa costituire una tappa importante nello sviluppare maggiormente nei bambini  valori e comportamenti orientati a una sana crescita sociale, per diventare “bambini-cittadini”, capaci di partecipare operosamente alla costruzione della collettività, accompagnati adeguatamente dagli assistenti gen 4, dagli animatori dei gruppi e dai loro genitori; facendo vivere ai bambini lungo l’anno un’esperienza globale, lavorando insieme come un'unica squadra tra  generazioni e soprattutto coinvolgere i bambini come protagonisti del cambiamento. Per questo riteniamo indispensabile sostenere gli assistenti e gli animatori affinché abbiano la capacità di dare spazio ai bambini, in modo tale che possano essere protagonisti e venga riconosciuta la loro dignità e importanza in ogni società in cui vivono.

Con questa intenzione è stato realizzato un primo video formativo rivolto a tutti gli educatori (https://youtu.be/sR5HtMX1AXQ).

Ma sono tante le esperienze nate localmente già in atto: azioni e iniziative promosse dai bambini e volte al dialogo, nel riconoscimento e rispetto delle diverse identità, alla cura dell’ambiente e della natura, all’aiuto agli svantaggiati, di impegno per guarire le ferite sociali della propria città.

In Portogallo hanno piantato alberi per ripopolare i boschi andati a fuoco nei terribili incendi del 2018; nello stato di San Paolo, in Brasile, hanno organizzato la “Fiera dello scambio dei giocattoli”; in Burkina Faso, aiutano a cucire le mascherine anti Covid.

Sempre in Brasile, quando è partita l’azione "Bambini cittadini", i gen4 hanno avuto queste due idee:

-la prima è raccogliere scatole di latte e succo da donare ad un'associazione che lavora per le persone che vivono per strada e fanno delle coperte per loro: così potranno portare a queste persone anche latte e succo;

-l'altra è raccogliere tappi di plastica per aiutare una ragazza che ha una paralisi cerebrale e che deve raccogliere 54 tonnellate di tappi per fare un’operazione.

I gen4 hanno preso sul serio queste due attività e fanno delle campagne nel quartiere e nei condomini.

In Italia, i gen4 delle città di Pescara e di Chieti, con le loro famiglie, hanno collaborato con la Comunità di Sant’Egidio per la distribuzioni di generi alimentari ai senza tetto della città.

Per una settimana, ogni famiglia si è impegnata a preparare la cena per 5 persone: panini, frutta, acqua, un dolce con un bigliettino dove ogni bambino esprimeva tutto il suo amore. Raccontano i volontari della comunità di Sant'Egidio: «Alcune persone che hanno ricevuto i panini sono rimaste colpite da questo gesto di amicizia, soprattutto perché veniva da famiglie e da bambini. Per esempio, un uomo un po’ riservato che aveva ricevuto un sacchetto che non conteneva il biglietto, poco dopo ci ha chiesto di poterlo avere! Lo abbiamo preso da un altro sacchetto e lui era molto contento, anche se non lo dava a vedere! Oppure, un altro ragazzo che aveva gentilmente declinato l’offerta del cibo, quando gli abbiamo detto che il panino era stato fatto dai bambini, ha letto l’augurio e lo ha mangiato subito, condividendolo con un amico!». La famiglia di un gen4 che aveva ricevuto un buono in denaro per il Covid, dopo questa esperienza ha deciso di donarlo per aiutare le famiglie povere immigrate.

In questo periodo di Natale hanno ripetuto l’iniziativa.


Bambini Cittadini
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